lunedì 24 dicembre 2012

PPP

PRESEPE. "Il presepio può essere contemplato da tutti, credenti e non credenti. Io penso che questo fascino derivi dall'atmosfera profondamente umana che in esso si respira." (Card. Carlo Maria Martini)

NNN

NATALE. Il natale è una festività di tipo religioso che riguarda la ricorrenza della nascita di Gesù. La natura religiosa di questa festa è ormai rimasta in terzo piano. Comunemente si intende questa festa come un'orgia di consumismo e di vacuità. E' come una festa di compleanno in cui si è molto impegnati in tante cose piacevoli ma in cui ci si è dimenticati dell'ospite e ben pochi si curano se egli sia presente e cosa abbia da dirci, del perchè ci abbia convocato e raccolto in tal data. Svuotato in tal guisa della sua natura originaria, è quasi ovvio che il Natale sia un ricorrente e forte motivo di riacutizzazione della tristezza per tante persone, quelle che sono rimaste senza la persona amata (divorzi, lutti), quelle che vivono in condizioni di povertà, chi si sente perso. L'emblema del fraintendimento di questa festività sta nel senso di "obbligo" di dare doni e riceverli, il che non ha proprio nulla a che fare con il Natale. Casomai, lo scambio di doni dovrebbe essere associato alla festività dell'epifania, per ricordare gli omaggi recati dai Magi al neonato Gesù. Il Natale è una festa molto familiare, in quanto celebra una preziosa nascita. Ma oggi, in questa parte di mondo, viene interpretato ampiamente come un'ennesimo carnevale. Qui a Natale si fa sfoggio di beni materiali, i regali sono troppo spesso una rincorsa all'abbondanza ed al valore commerciale di cui fare sfoggio. Ma il Natale celebra una nascita avvenuta in totale povertà, praticamente in miseria, una coppia di povera gente in cammino, con pochi spiccioli in tasca, con Maria ancora adolescente e neo-mamma, rifugiatisi in un ricovero di pastori, in semplice umiltà di cose e grande amore nel cuore, accoglimento e raccoglimento, in assenza di generi di benessere e men che meno di fasti. Come possono guardare a noi quelle popolazioni che vivono la dimensione della religione in modo profondo ? Io penso che anche il Natale sia una sorgente di fraintendimento inter-culturale: l'ennesima occasione di incomprensione. Un natale consumistico, fastoso senza contenuti, può facilmente indurre l'idea che la società occidentale sia becera e ciò abbia anche a che vedere con un cristianesimo orripilante. Qui però di bacato c'è altro, una deriva del Natale che lo ha portato lontano dalla sua origine religiosa, ormai sconnessa dalla festività laica. Quale Natale è quello che ci serve ? 

FFF

FISCO. Il Fisco così come attualmente confezionato in Italia è il miglior esempio dello statalismo imperante ai giorni nostri. Tutto nel fisco è impersonale, anzi anti-personale, rappresentando assai efficacemente il volto disumano dello stato moderno, non ispirato ad altri principi che un astratto senso di dovere assoluto verso una forma di collettività senza volto. L'impostazione del sistema fiscale si regge direttamente sulla presunzione che il contribuente è sleale, questo è un punto nodale. La presunzione aprioristica che il contribuente sia lì per rubare, frondare, occultare e insomma per sottrarre. E' un atto di accusa a priori, talmente a priori che non viene neppure dichiarato via via come richieste di chiarimento, no, è nelle fondamenta. La conseguente "difesa" passa attraverso meccanismi gelidamente burocratici. Al fisco non importa un bel nulla del destino delle persone. Per il fisco tu puoi tranquillamente annientarti, finire sul larstico, purchè le tasse siano corrisposte fino all'ultima goccia. Nel fisco non c'è traccia di alcuna umanità, mai. Per il fisco tutti sono uguali tranne quelli che veramente sanno e vogliono porsi francamente al di là dei controlli, coloro che scientemente occultano perchè mossi da una avidità sconfinata e già sono pieni di danari. Il fisco esige pagamenti puntuali e rigorosi, ma è terribilmente lento e complicato quando si tratta di rendere al contribuente, la reciprocità non fa parte dei valori. Il fisco chiede interessi molto alti, ma non li corrisponde al contrario. Il fisco è una forma legale di usura, basta guardare alle more ed agli interessi che esigiti in caso di ritardo di pagamento, percentuali al di sopra di qualsiasi possibilità di rendita concreta. Poi il paradosso che queste more e questi tassi sono applicati proprio a chi ha difficoltà concrete. Succede proprio perchè c'è alla base la presunzione che il contribuente occulti ricchezze e che i ritardi o i mancati pagamenti siano segno di ingordigia. Un fisco così congegnato è un motivo di vergogna per questa società. Il fisco viene presentato come un assoluto, qualcosa di intoccabile. Allo stato fondato sul potere religioso si è sostituita la nuova religione, dalla rivoluzione Francese in poi, lo stato stesso è la divinità con potere assoluto sui cittadini. 

TTT

TRADIMENTO. Solitamente si intende il tradimento sessuale nei confronti di un coniuge o di un "partner" stabile. Questa visuale assolutamente sessista è semanticamente erronea e praicamente fuorviante. Essa presuppone che gli accoppiamenti sessuali, dunque il piacere sessuale, costituiscano il centro, il nucleo delle relazioni di coppia. Il centro della relazione di coppia non è il piacere sessuale, ma la relazione stessa, di cui il piacere sessuale è una delle conseguenze, una delle principali ma certamente non l'unica. E' pur vero che il piacere sessuale a sua volta rafforza la relazione, ma questo vale anche per vari altri elementi della relazione di coppia. Con relazione si intende il tessuto di scambi che complessivamente connette e lega l'una all'altra le persone (incluse le coppie). In questo tessuto vi sono vari elementi, che intrecciati assieme evocano e "sono" nella coppia emozioni positive, sentimenti, pensieri e azioni che spingono verso la reciprocità, il mutualismo e la fiducia. Tradimento è derogare a quella fiducia che è trasversale tra i vari elementi della coppia e lega le due persone in un reciproco senso di esclusività. La fiducia comporta affidamento reciproco, come una fede - e non a caso l'anello matrimoniale viene chiamata "fede". Il tradimento è tale se è consapevole. E' tradimento qualsiasi deroga alla reciproca fiducia, trasparenza, e reciprocità. Non vi è motivo di attribuire centralità al tradimento sessuale all'interno di un contesto che sia già strappato in altri punti cardinali del rapporto. Il tradimento sessuale ha un rilievo ma non ha senso attribuirvi la centralità esclusiva. Per quale motivo dovrebbe essere più grave (ad es.) di quel genere di tradimento fatto di mancanza di aiuto fisico e supporto emotivo reciproco, di scarso o assente scambio intellettuale, di disinteresse alla reciproca comprensione? Inoltre va indagato cosa sia il piacere sessuale e il relativo tradimento. Diverse persone considerano "sesso" azioni e situazioni differenti, dunque la percezione del tradimento sessuale dipende da tale soggettività. Un coniuge che fruisca di prestazioni quali massaggi erotici o copule a pagamento viene considerato traditore, oppure no, in modo e grado difforme, da persona a persona. Lo stesso dicasi del tradimento mentale (in modo specifico o aspecifico), cui si può indulgere, anche molto approfonditamente, e perfino con vero trasporto di sentimenti, senza bisogno di alcun contatto. Tra le varie possibili forme di tradimento c'è quello tramite la parole e atteggiamenti, oltre a quello epistolare, comprese le forme più attuali tramite internet (cyber-sex). La fruizione di immagini pornografiche tradizionali o tramite internet fa parte del tema. A seconda del coniuge troviamo che questi orientamenti e comportamenti possono essere percepiti con ironia, oppure con indifferenza, in altri casi con disapprovazione più o meno aperta, e certamente varie persone li considerano appieno dei tradimenti inconciliabili con la coppia. Dunque, la parola "tradimento" corrisponde a situazioni variegate e non omologabili. E' anche giusto ricordare lo spessore antropologico di tale termine, ovviamente dipendente dall'antropologia della coppia, assolutamente varia e difforme in luoghi geografici ed epoche diverse.

sabato 15 dicembre 2012

MMM

MATRIMONIO. Il matrimonio costituisce la cellula fondamentale di solidarietà umana nella società occidentale moderna. Esso va a rappresentare invece una anomalia ed una scoria nel corso del processo di progressiva statalizzazione della società contemporanea. Il matrimonio è un perfetto esempio di come sia possibile sviluppare un disumano isolamento esistenziale anche in presenza di una assidua compagnia. La fedeltà coniugale nel matrimonio di lungo corso spegne le pulsioni sessuali ed il senso stesso del desiderio a favore di un ipertrofico senso di sacrificio. Il matrimonio va difeso e tutelato in quanto specie in via di estinzione. Per salvare il matrimonio non ne vanno modificati i connotati, essi vanno piuttosto precisati, poichè la legge è decisamente troppo vaga e generica quando decreta che i coniugi si impegnano nella reciproca assistenza. Il fallimento del matrimonio ha a che vedere con la mancata propensione al perdono nella società occidentale attuale. Per rafforzare il matrimonio e prevenirne il fallimento bisognerebbe rendere obbligatorio un corso prematrimoniale ben strutturato, non una pagliacciata superficiale infarcita di buoni principi. Il corso preparatorio si dovrebbe concludere con il conseguimento di un nulla osta previo esame presso una commissione indipendente, come se fosse un esame di maturità. Il costo di tale organizzazione sarebbe inferiore all'enorme costo sociale indiretto causato dallo sgretolamento dei rapporti familiari, specialmente quando sono implicati dei figli non adulti. La condizione matrimoniale come la intendiamo oggi non è una forma sociale universale nè eterna e non affonda le proprie radici nella storia dei popoli di 2.000 anni fa. La forma della famiglia varia nel corso della storia e nei diversi paesi. Esiste un'antropologia del matrimonio. Pertanto, la sacralità del matrimonio va intesa come riferita all'unione spirituale, all'atto procreativo ed alla cura della prole da parte del consorzio parentale, non come ratifica divina ad una specifica formula legale collocata in uno spazio ed in un tempo preciso.

MERDA. Parola sgradevole, volgare e rozza che definisce le deiezioni, gli scarti solidi derivanti dal completamento dei fenomeni digestivi che al termine del transito intestinale si concludono con l'espulsione delle feci. E' importante precisare che per l'igiene personale ed il benessere individuale, l'esplusione regolare di tali scarti tossici è salutare e imprescindibile. Tuttavia, nel grande circuito della vita fisica, nel quadro generale dell'ecologia, tali deiezioni non sono scarti ma prodotti intermedi, che vanno ad alimentare il ciclo del benessere del sistema biosfera. In natura non esistono scarti, di nessun tipo. Il concetto di scarto è qualcosa di esclusivamente umano, una costruzione della fantasia. Ne consegue che nessuno può essere considerato uno scarto, anche l'esistenza delle persone apparentemente inutili o nocive ha un valore, forse imperscrutabile, ma c'è ed esso va preservato.

domenica 18 novembre 2012

III

INTELLIGENTE - Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.

AAA

AMORE. Parola che racchiude e suggerisce troppi significati perchè la si possa utilizzare in modo preciso e accurato. Foriera di fraintendimenti ed equivoci. Da usare col patentino.